Uomini nelle gabbie. Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica (La piccola cultura) - Tapa blanda

Domenici, Viviano

9788842821007: Uomini nelle gabbie. Dagli zoo umani delle Expo al razzismo della vacanza etnica (La piccola cultura)

Tapa blanda

ISBN 10: 8842821004 ISBN 13: 9788842821007

Editorial: Il Saggiatore, 2015

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Rese�a del editor

Dal 1870 al 1940 l'Europa e gli Stati Uniti celebrarono le magnifiche sorti del mondo occidentale sul palcoscenico delle Esposizioni universali. Poco distante, nei villaggi etnici ricreati accanto ai padiglioni, andava in scena uno spettacolo angosciante: neri armati di lance, donne con i bambini al collo, pigmei, eschimesi, indios, tutti esposti perch� i bianchi, i colonizzatori, potessero ammirarli o schernirli, sicuri come erano - come, forse, ancora siamo - del primato della razza bianca, del suo diritto a conquistare e dominare le altre razze. C'� Sarah, l'ottentotta dalle forme inusualmente pronunciate, esibita come una pruriginosa eccentricit� biologica e poi studiata e sezionata come una cavia da laboratorio. C'� il pigmeo Ota Benga che, nel recinto degli animali, non pu� sorridere a meno che i visitatori non paghino qualche dollaro per vederne i denti aguzzi. C'� capo Geronimo, mostrato vinto e sconfitto perch� nessuno dimentichi mai l'inferiorit� degli indiani d'America. E ci sono le altre migliaia di esseri umani i cui nomi non sono mai stati registrati, tanta era la considerazione riservata alla loro dignit� personale. A una prima, superficiale analisi pu� sembrare un fenomeno lontano nel tempo, da cui la nostra societ� ha ormai preso le doverose distanze, ma l'ultimo zoo umano risale al 2005, e il turismo della povert� che tanto successo riscuote in questi ultimi anni ripropone la medesima logica. Prefazione di Gian Antonio Stella.

Rese�a del editor

I giardini zoologici di acclimatazione, organizzati in occasione delle prime Expo, avevano l'unico scopo di convincere l'opinione pubblica dell'esigenza di esportare la "civilt� occidentale" nelle terre d'oltremare. Dopo la scoperta del nuovo mondo, la disumanizzazione del selvaggio si era infatti resa necessaria per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla missione civilizzatrice della cultura occidentale presso le altre popolazioni. L'uomo bianco si proclamava superiore e l'uomo nero era il simbolo del male: bestialit�, cannibalismo, feticismo oscurantista e stupidit� irreversibile. Zoo umani � un'analisi storica che prende in considerazione e analizza il fenomeno dell'esibizione dell'altro, dalla prima met� dell'Ottocento fino a oggi. Molti ritengono che drammi di questa portata appartengano al passato, ma la vergogna continua. Il turismo dissennato - dalla mascherata dei safari etnici ai tour-avventura nelle favelas - e la tv spazzatura da Show dei Record sono solo due esempi. Attraverso la raccolta di dati e documenti, raccontando storie terribili e dimenticate - come quella dell'apache Geronimo o della giovane sudafricana Saartjie "Sarah" Baartman, esibita nei circhi d'Inghilterra e affittata come curiosit� sessuale per i salotti dei ricchi, fino alle agghiaccianti testimonianze contemporanee delle donne-giraffa in Thailandia - Domenici esamina con precisione scientifica e s'interroga.

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